Sospettato di essere il maniaco omicida vestito con l'uniforme della polizia che da tempo sta terrorizzando i quartieri di New York, l'agente Forrest finisce in prigione, ma dopo che anche sua moglie cade vittima dell'assassino, la collega Teresa Mallory, che ne è l'amante ed è convinta della sua innocenza, lo aiuta ad evadere per iniziare insieme la ricerca del colpevole. Le indagini, condotte con l'aiuto del tenente McCrae, portano al dottor Gruber che, messo alle strette, confessa di aver creato un mostro: il brutale psicopatico altri non è che Matt Cordell, un poliziotto incorruttibile ma dai metodi poco ortodossi messo in cattiva luce dai suoi compagni e ucciso durante una rivolta nel carcere di Sing Sing, al quale ha restituito la vita mediante un complicato trapianto di organi. Sfuggito al controllo di Gruber, il redivivo Cordell è adesso animato soltanto dalla volontà di vendicarsi di coloro che, a suo avviso, lo hanno mal giudicato. Discreto film d'azione, dal ritmo sostenuto e soffuso di atmosfere inquietanti, che rivisita il mito di Frankenstein innescandovi i temi dei "giustizieri della notte" e dei serial killer cinematografici alla Jason Vhoores. La pellicola ha avuto due sequel: Maniac Cop II (1990) e Maniac Cop 3: Badge of Silence (1992).
